Un nuovo richiamo alimentare coinvolge un insaccato molto diffuso sulle tavole italiane. Il Ministero della Salute ha diramato un avviso urgente riguardante un lotto di salame stagionato a marchio Ravanetti, segnalando la possibile presenza di corpi estranei all’interno del prodotto.
Il richiamo, di tipo precauzionale, è stato annunciato il 28 aprile 2025, con l’obiettivo di tutelare la salute dei consumatori ed evitare possibili rischi legati al consumo.
Qual è il prodotto coinvolto nel richiamo?
Il prodotto oggetto dell’allerta è un salame stagionato intero, confezionato con etichetta a peso variabile, e identificabile tramite il lotto 15-01-2025, che coincide con la data di produzione.
Il salume è stato realizzato dall’azienda Salumificio Ravanetti & C. Srl, con sede in via I° Maggio 2, frazione S. Michele di Tiorre (Felino – PR). Lo stabilimento è identificabile con il marchio IT 951 L CE.
La causa del richiamo è la presunta contaminazione del prodotto con frammenti di spugna, un materiale chiaramente non destinato all’alimentazione, la cui ingestione può comportare conseguenze potenzialmente pericolose per la salute.

Cosa fare se si possiede il salame richiamato?
In via precauzionale, il Ministero raccomanda di non consumare assolutamente il prodotto segnalato, anche se non presenta alterazioni visibili. I consumatori in possesso del salame appartenente al lotto interessato possono restituirlo presso il punto vendita in cui è stato acquistato, ottenendo un eventuale rimborso o sostituzione.
Si tratta di una misura di sicurezza comune nei casi in cui vi sia anche solo il sospetto di contaminazione con materiali non commestibili.
Perché i corpi estranei nel cibo sono pericolosi?
La presenza di corpi estranei come frammenti di plastica, metallo o – come in questo caso – spugna, rappresenta un rischio non trascurabile. Anche se si tratta di materiale morbido, la spugna può comunque:
- Bloccare le vie digestive se ingerita in quantità o in dimensioni rilevanti
- Causare reazioni infiammatorie locali, specie in soggetti sensibili
- Rappresentare un pericolo per i bambini, che possono soffocare con pezzi anche piccoli
- Compromettere la sicurezza microbiologica del prodotto, se contaminata
Questi episodi ricordano quanto sia importante la filiera dei controlli alimentari, ma anche la collaborazione attiva tra produttori, distributori e istituzioni.
Cresce il numero dei richiami alimentari nel 2025
Dall’inizio dell’anno, secondo i dati raccolti da Il Fatto Alimentare, sono stati già segnalati oltre 70 richiami per un totale di 258 prodotti coinvolti. Un dato che evidenzia come la sorveglianza sia continua, ma anche come le contaminazioni accidentali restino una criticità reale nel sistema di produzione alimentare.
Per consultare l’elenco aggiornato dei richiami e rimanere sempre informati su cosa evitare, è possibile consultare i portali ufficiali del Ministero o di associazioni specializzate nella sicurezza alimentare.
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