Alessio Giannone, meglio conosciuto come Pinuccio, volto storico e apprezzato inviato di Striscia la Notizia, sta per affrontare una nuova avventura televisiva. Dopo anni di reportage ironici e inchieste pungenti all’interno del celebre tg satirico di Canale 5, per la prima volta si appresta a condurre un programma tutto suo, intitolato “Prove d’Inchiesta”, che andrà in onda su La7 nella prossima stagione televisiva 2025/2026.
Il debutto in prima persona: un sogno che diventa realtà
“È il mio primo programma, ci tengo moltissimo, spero davvero che possa piacere e ottenere successo,” ha dichiarato Pinuccio in un’intervista rilasciata a DavideMaggio.it. Un’occasione importante per l’inviato, che finalmente avrà modo di guidare un format interamente dedicato alle sue inchieste e al suo stile inconfondibile, fatto di ironia e occhio attento alle realtà meno conosciute del nostro Paese.
Un viaggio nei piccoli comuni d’Italia: l’anima di “Prove d’Inchiesta”
Il cuore del programma sarà un viaggio satirico e investigativo all’interno dei piccoli comuni italiani, quelli con meno di mille abitanti, spesso dimenticati dai grandi media e dai riflettori nazionali. “Da ogni piccolo comune cercherò di portare un’inchiesta a La7, raccontando storie, curiosità e problemi di realtà piccole ma vive e pulsanti,” spiega Giannone.
Questa scelta non è casuale: puntare sui borghi più piccoli significa mettere a fuoco aspetti sociali, culturali e politici poco indagati, ma fondamentali per capire le sfaccettature della nostra Italia profonda. Con il suo stile brillante e irriverente, Pinuccio porterà allo spettatore un racconto che mescola ironia e denuncia, per offrire uno sguardo nuovo sulle piccole comunità.
Programmazione e collocazione: otto puntate in seconda serata
“Prove d’Inchiesta” sarà trasmesso a partire da ottobre 2025, in seconda serata su La7, per un ciclo di otto puntate. Ancora da definire il giorno preciso di messa in onda, ma la scelta della fascia oraria è significativa: La7 punta infatti a sfruttare un orario meno battuto, in cui i talk show in prime time solitamente si prolungano fino a tardi.
Questa novità rappresenta per Pinuccio un banco di prova importante, perché permette di consolidare la sua figura non solo come inviato ma anche come conduttore capace di tenere in mano un intero programma, con una linea editoriale chiara e un’identità ben definita.
Il futuro di Striscia la Notizia e il ruolo di Pinuccio
Intanto, il futuro di Striscia la Notizia resta un punto interrogativo non solo per Pinuccio, ma per tutta la squadra del programma. Secondo anticipazioni di Davide Maggio, Mediaset sta valutando una profonda rivoluzione nell’access prime time di Canale 5, che potrebbe allontanare progressivamente Antonio Ricci da quella fascia, affidandola a nuovi volti. In questo scenario, si parla di un possibile arrivo di Gerry Scotti nel prestigioso slot subito dopo il TG5 della sera.
Per Giannone, che da oltre dieci anni rinnova annualmente il suo contratto con Striscia, “Prove d’Inchiesta” non rappresenta un abbandono definitivo del programma Mediaset, ma piuttosto una nuova opportunità professionale. “Il presente è a La7, dove voglio dare il massimo con questo nuovo progetto, ma non escludo nulla per il futuro con Antonio Ricci,” ha precisato l’inviato.