La salute spiegata in modo semplice

Infarti prima dei 50 anni in crescita: dieta squilibrata, fumo e alcol tra le cause

Infarti prima dei 50 anni in crescita: dieta squilibrata, fumo e alcol tra le cause

Negli ultimi anni si รจ assistito a un preoccupante aumento dei casi di infarto tra i giovani adulti, una fascia dโ€™etร  tradizionalmente considerata a basso rischio cardiovascolare. Un cambiamento che sorprende, ma che ha radici ben identificabili: stili di vita scorretti, disuguaglianze sanitarie e le conseguenze a lungo termine della pandemia da Covid-19. Comprendere le cause e imparare a prevenire รจ oggi piรน che mai fondamentale.

Lโ€™infarto colpisce sempre piรน under 45

I dati parlano chiaro: negli Stati Uniti, la percentuale di adulti tra i 18 e i 44 anni che ha subito un infarto miocardico รจ cresciuta dallo 0,3% nel 2019 allo 0,5% nel 2023. Un incremento del 66% in appena quattro anni. A differenza delle fasce piรน anziane, che beneficiano di una maggiore attenzione alla prevenzione e a trattamenti consolidati, tra i giovani si assiste a una tendenza opposta.

Secondo unโ€™inchiesta pubblicata dal National Geographic, lโ€™incremento รจ attribuibile a fattori di rischio modificabili ma diffusi: alimentazione sbilanciata, sedentarietร , consumo di alcol e tabacco, oltre allโ€™uso di sostanze stupefacenti come marijuana e cocaina. Questi comportamenti favoriscono lโ€™insorgenza di ipertensione, colesterolo alto, obesitร  e diabete โ€” condizioni che, se non controllate, predispongono alle malattie cardiovascolari, spesso in modo silenzioso.

Il lascito nascosto del Covid-19

La pandemia da coronavirus ha lasciato un impatto anche sul cuore. Uno studio condotto nel 2022 ha rilevato un aumento del 14% delle morti per infarto nel primo anno della crisi sanitaria, con unโ€™impennata soprattutto tra i 25 e i 44 anni. Il virus, infatti, puรฒ innescare reazioni infiammatorie sistemiche e aumentare la tendenza alla coagulazione del sangue, favorendo la formazione di trombi coronarici.

In parallelo, lo stress psico-emotivo, la riduzione dellโ€™attivitร  fisica e lโ€™aumento di disturbi dellโ€™umore hanno contribuito ad aggravare un quadro clinico giร  fragile, soprattutto tra i piรน giovani.

Donne a rischio, ma spesso ignorate

Contrariamente allโ€™immaginario comune, anche le donne giovani sono esposte al rischio infarto. Una ricerca del 2018 ha mostrato che, tra il 1995 e il 2014, i ricoveri per infarto nelle donne tra i 35 e i 54 anni sono aumentati dal 21% al 31%. Tuttavia, molte di loro ricevono diagnosi tardive, cure meno aggressive e subiscono complicanze gravi come lo scompenso cardiaco nei cinque anni successivi allโ€™evento.

Inoltre, i sintomi nelle donne possono presentarsi in modo atipico โ€” nausea, stanchezza, dolori al collo o alla schiena โ€” e per questo vengono spesso sottovalutati sia da chi li prova sia dal personale sanitario.

I giovani si sentono al sicuro, ma sbagliano

Secondo unโ€™indagine condotta qualche anno fa, quasi la metร  degli under 45 non percepisce di essere a rischio per malattie cardiovascolari. Questo atteggiamento favorisce la trascuratezza di controlli fondamentali come pressione arteriosa, livelli di colesterolo e glicemia, considerati erroneamente pertinenti solo alla terza etร .

ยซI giovani adulti non sono immuni da infarti o arresti cardiaciยป, ha dichiarato il dottor Ron Blankstein, cardiologo del Brigham and Womenโ€™s Hospital e docente alla Harvard Medical School. ยซLa cosa piรน importante รจ che comprendano come la maggior parte delle malattie cardiovascolari sia prevenibile attraverso comportamenti salutariยป.

Prevenzione: cosa possiamo fare davvero

La buona notizia รจ che, nella maggior parte dei casi, lโ€™infarto si puรฒ prevenire. Adottare una dieta equilibrata, evitare il fumo, limitare il consumo di alcol, praticare esercizio fisico regolarmente e gestire lo stress sono azioni semplici, ma straordinariamente efficaci per tutelare il cuore.

Anche piccole modifiche nello stile di vita possono avere un impatto significativo nel tempo. In parallelo, รจ cruciale promuovere una maggiore cultura della prevenzione tra i giovani, magari attraverso campagne nelle scuole, nei luoghi di lavoro o sui social media.

Lโ€™infarto non รจ piรน una patologia legata solo alla vecchiaia. I dati lo dimostrano chiaramente: la prevenzione deve iniziare presto, e il cuore va protetto ogni giorno, a qualsiasi etร .