Fagioli in scatola: i rischi nascosti che non conosci. Le tre sostanze da evitare

Fagioli in scatola: i rischi nascosti che non conosci. Le tre sostanze da evitare

I fagioli in scatola sono da sempre un’alternativa veloce e comoda ai legumi secchi. Basta aprire la confezione, sciacquarli e sono subito pronti da gustare. Tuttavia, dietro questa semplicità si nascondono potenziali rischi per la salute, legati in particolare alla presenza di sostanze chimiche e alla modalità di conservazione. Anche se molti consumatori li scelgono per comodità, è importante conoscere cosa si cela dietro l’etichetta.

Il problema del BPA: un interferente endocrino sottovalutato

Uno dei principali rischi è rappresentato dalla presenza di Bisfenolo A (BPA), una sostanza chimica utilizzata nel rivestimento interno delle lattine per evitare la corrosione del metallo. Diversi studi hanno evidenziato come il BPA possa migrare negli alimenti, soprattutto in quelli acidi o ad alto contenuto di liquidi come i fagioli. Il BPA è noto per i suoi effetti di interferenza sul sistema ormonale umano e può influenzare negativamente la fertilità, il metabolismo e persino aumentare il rischio di tumori ormono-dipendenti. Sebbene molte aziende abbiano dichiarato di usare alternative “BPA free”, la sostituzione con composti simili non sempre è priva di rischi.

L’eccesso di sodio e conservanti

Un altro fattore da tenere presente riguarda l’elevato contenuto di sodio. I fagioli in scatola vengono conservati in salamoia, che spesso contiene quantità significative di sale. Un consumo frequente può contribuire ad aumentare la pressione arteriosa e a sovraccaricare i reni. Inoltre, alcuni prodotti possono contenere conservanti e additivi come l’acido citrico o l’EDTA, utilizzati per mantenere il colore e la consistenza del legume, ma che in grandi quantità possono risultare dannosi per l’organismo. Anche l’eccessiva assunzione di questi elementi può causare disturbi gastrointestinali o reazioni allergiche.

Il rischio legato alle micotossine e alla lavorazione industriale

Anche se meno noto, un ulteriore pericolo può derivare dalla contaminazione da micotossine. Queste sostanze tossiche possono svilupparsi durante la fase di raccolta o stoccaggio dei legumi secchi, prima che vengano inscatolati. I controlli industriali riducono il rischio, ma non lo eliminano del tutto. Inoltre, il processo industriale a cui sono sottoposti i fagioli in scatola — che prevede alte temperature e lunghi tempi di conservazione — può ridurre alcuni benefici nutrizionali del prodotto, come la presenza di vitamine idrosolubili.

Come ridurre i rischi e consumarli in modo consapevole

Per continuare a godere dei vantaggi dei fagioli in scatola senza mettere a rischio la salute, è utile adottare alcune precauzioni. È consigliabile scegliere prodotti certificati biologici e privi di BPA, leggere attentamente l’etichetta per verificare l’assenza di additivi e conservanti, e sciacquare sempre i fagioli sotto acqua corrente prima del consumo. In alternativa, quando il tempo lo permette, optare per i legumi secchi da cucinare in casa può essere una soluzione più salutare e naturale.

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