Negli ultimi anni, il culto del corpo perfetto ha trovato nuova linfa nei social media. Su queste piattaforme, si moltiplicano contenuti su diete miracolose, allenamenti intensivi e trasformazioni fisiche spettacolari. In mezzo a tutto questo clamore, però, si nasconde una verità inquietante: sempre più giovani ricorrono all’uso di steroidi anabolizzanti nella speranza di ottenere un fisico scolpito in tempi brevi. L’immagine muscolare e performante, imposta come nuovo standard estetico e simbolo di successo, spinge molti ragazzi — e non solo — verso soluzioni pericolose e spesso illegali.
Mentre online si discute apertamente di tecniche di allenamento e di regimi alimentari studiati al millimetro, il confine tra natural bodybuilding e uso di sostanze dopanti si fa sempre più sottile. Gli steroidi anabolizzanti, derivati sintetici degli ormoni maschili, sono fra i composti più utilizzati per aumentare la massa muscolare e ridurre il grasso corporeo. Tuttavia, i dosaggi necessari per ottenere tali risultati sono spesso elevatissimi e hanno conseguenze devastanti sulla salute.
Il culto del corpo perfetto: quando l’estetica supera la salute
Ciò che preoccupa maggiormente è la normalizzazione di queste pratiche, soprattutto tra gli adolescenti. Piattaforme come TikTok, Instagram e YouTube amplificano il messaggio di alcuni influencer del fitness che, senza remore, raccontano il loro utilizzo di farmaci dopanti come parte integrante della loro trasformazione fisica. La facilità con cui queste informazioni vengono diffuse ha spinto l’European Specialist Sports Nutrition Alliance (ESSNA) a lanciare un grido d’allarme. Oggi il doping, un tempo nascosto, è promosso come una scorciatoia legittima per raggiungere ideali estetici irrealistici.
Secondo Luca Bucchini e Riccardo Stefani, esperti dell’ESSNA, la portata del fenomeno è preoccupante. Anche frequentando semplici palestre di quartiere, è evidente quanto il tema non sia più un tabù. Ragazzi giovanissimi, spesso non ancora maggiorenni, parlano apertamente di “cicli”, “dosaggi” e “blast & cruise” (un metodo per assumere steroidi senza mai fermarsi), trattando queste sostanze alla stregua di integratori proteici. Ma la realtà è ben diversa: l’uso prolungato di steroidi può causare danni permanenti.

Steroidi anabolizzanti: cosa sono e perché fanno paura
Nei giovani maschi, queste sostanze alterano il normale sviluppo ormonale, provocando problemi psichici e fisici, tra cui squilibri endocrini, aggressività, depressione e disturbi del comportamento. Nelle ragazze, possono indurre effetti virilizzanti come l’abbassamento della voce, l’interruzione del ciclo mestruale, l’aumento della peluria e problemi di fertilità. In entrambi i sessi, si assiste a un incremento del rischio cardiovascolare, danni epatici e disturbi dell’umore.
Molti iniziano con l’idea di provare “solo una volta”, ma finiscono per sviluppare una vera e propria dipendenza — sia fisica che psicologica. Il corpo, abituato alla somministrazione esterna di ormoni, smette di produrli autonomamente, rendendo il ritorno alla normalità lungo e complesso. Il legame emotivo con un’immagine potenziata di sé stessi rende ancora più difficile smettere.
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Oltre al danno individuale, esiste una responsabilità collettiva. Le autorità, gli educatori, i genitori e i media devono collaborare per fermare questa deriva. Come raccontano i ricercatori dell’ESSNA, dopo aver presentato i dati all’Unione Europea, alcuni funzionari sono tornati a casa e hanno sentito il bisogno di parlarne subito con i propri figli. È questo il segnale più chiaro della gravità della situazione.
I danni irreversibili degli steroidi negli adolescenti
Il mercato nero degli steroidi prospera su internet. In pochi clic, è possibile accedere a canali Telegram, forum e siti di e-commerce che vendono liberamente prodotti vietati. Molti vengono importati illegalmente dall’Asia, dove il costo di produzione è bassissimo. Le organizzazioni criminali che gestiscono questo commercio non solo mettono a rischio la salute pubblica, ma finanziano un intero ecosistema sommerso fatto di laboratori clandestini, spedizioni illecite e strategie di marketing sofisticate.
Un’altra area critica è la comunicazione. Gli influencer che promuovono (esplicitamente o in modo velato) l’uso di steroidi devono essere sanzionati, in particolare quando si tratta di professionisti. Le piattaforme digitali hanno un ruolo cruciale e non possono continuare a diffondere contenuti pericolosi attraverso algoritmi che privilegiano l’apparenza rispetto alla salute. Serve una regolamentazione severa e tempestiva, che coinvolga enti come l’AGCM e le forze dell’ordine. Anche le università e le istituzioni sanitarie devono collaborare. È importante produrre ricerche autorevoli e campagne educative.
Il corpo non è un oggetto da modellare a qualsiasi costo. Dietro ogni promessa di muscoli perfetti in pochi mesi, si nasconde un rischio concreto per la salute, spesso ignorato o minimizzato. Solo un’azione collettiva, basata su informazione, consapevolezza e prevenzione, potrà arginare questa emergenza invisibile ma profondamente reale.