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Luis Antonio Tagle, il cardinale che incarna la visione di Bergoglio

Luis Antonio Tagle, il cardinale che incarna la visione di Bergoglio

Il cardinale filippino Luis Antonio Tagle è spesso associato a Papa Francesco per la somiglianza di visione, stile pastorale e per la sua origine lontana dai centri storici del potere ecclesiastico. Tuttavia, nel prossimo conclave, a pesare sulla scelta del nuovo pontefice potrebbe essere considerazioni ben diverse.

Il conclave che si aprirà mercoledì prossimo vedrà un’influenza marcata del pontificato di Papa Francesco. Dei 133 cardinali elettori, ben 108 sono stati nominati da lui, rendendo altamente probabile una scelta in continuità con il suo pensiero. Tra questi spicca il nome del cardinale filippino Luis Antonio Tagle, ex arcivescovo di Manila e attuale pro-prefetto del dicastero per l’Evangelizzazione.

Un teologo di spicco con vocazione pastorale

Tagle, 68 anni a giugno, è una figura eclettica: teologo apprezzato, comunicatore moderno e voce influente nella Chiesa asiatica. Conosciuto anche per la sua vicinanza ideologica a Papa Francesco, è attivo sui social media, con centinaia di migliaia di follower su Facebook dove condivide riflessioni spirituali. La sua candidatura al papato è considerata plausibile, tanto che il suo nome, incluso quello di Luis Antonio, è tra i più quotati anche nelle agenzie di scommesse.

Le affinità e le sfide della sua candidatura

Tagle è molto vicino a Papa Francesco, non solo per visione dottrinale ma anche per stile personale: da vescovo di Imus preferiva l’autobus all’auto di servizio. Tuttavia, questa forte affinità potrebbe rappresentare un limite per alcuni cardinali che desiderano consolidare le riforme già avviate piuttosto che aprirne di nuove.

Luis Antonio Tagle mostra a papa Francesco il gesto per dire “I love you” a Manila, Filippine, nel 2015 (AP Photo/Wally Santana)

Origini, formazione e carriera ecclesiastica

Conosciuto con il soprannome affettuoso di “Chito”, Luis Antonio Tagle proviene da una famiglia cattolica di classe media di Manila e ha radici cinesi. A 16 anni entra in seminario, lasciando l’idea di diventare medico, e a soli 25 anni è già sacerdote. La sua ascesa è rapida: vescovo a 44 anni, cardinale a 55. Papa Benedetto XVI lo stimava al punto da includerlo nella Commissione Teologica Internazionale già negli anni Novanta.

L’incontro con Bergoglio e il rapporto speciale

Tagle e Jorge Mario Bergoglio si conobbero nel 2005, rafforzando nel tempo un legame di reciproca stima. Nella messa del 25 aprile, Tagle ha ricordato con ironia il loro primo incontro al conclave del 2013. “Che ci fa qui questo ragazzino?”, disse Bergoglio vedendolo arrivare. Di lì a poco, lo stesso “ragazzino” avrebbe dovuto chiamarlo “Sua Santità”.

L’impronta del Concilio Vaticano II nel pensiero di Tagle

Tagle è un convinto sostenitore dell’eredità del Concilio Vaticano II, un tema molto caro anche a Papa Francesco. Per anni ha collaborato con la “Scuola di Bologna”, che ha studiato e custodito la documentazione del Concilio. Per lui, rinnovare la Chiesa significa riscoprire la tradizione cristiana in chiave moderna, non abbandonarla.

L’impegno sociale: dalla droga alle sfide etiche

Durante il controverso periodo della “guerra alla droga” nelle Filippine, Tagle si è distinto per il suo coraggio nel denunciare le uccisioni extragiudiziali, promuovendo invece un approccio umanitario. Sul fronte bioetico, ha posizioni più complesse: pur criticando aborto e contraccezione, è stato accusato di una comunicazione non abbastanza incisiva su questi temi.

@la.repubblica

Sta circolando online con toni allarmistici un video del cardinale Luis Antonio Tagle – considerato uno dei candidati alla successione di Papa Francesco – che canta “Imagine” di John Lennon, con il celebre verso “no religion too”. Alcuni lo definiscono “una resa alla cultura atea”. Ma il filmato risale al 2019, ben prima dell’attuale conclave, e la versione eseguita era abbreviata: nessun attacco alla religione o al cristianesimo, spiegano fonti vicine al cardinale.

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Dialogo interreligioso e apertura pastorale

La sua esperienza in un Paese multireligioso lo ha reso particolarmente attento al dialogo interreligioso. Dopo gli attentati a Charlie Hebdo, ha sottolineato l’importanza di distinguere i musulmani dalla violenza estremista. “La maggioranza dei nostri amici musulmani condanna il terrorismo”, ha detto in un commento anche Luis Antonio Tagle.

L’ascesa a Roma e il ruolo internazionale

Nel 2019, Papa Francesco lo ha chiamato a Roma a capo della Propaganda Fide, ora trasformato nel dicastero per l’Evangelizzazione, un super ministero con influenza globale. Questo incarico lo ha proiettato in una dimensione internazionale, rendendolo un volto noto anche fuori dall’Asia. Inoltre, Tagle è frequentemente visto accanto a Papa Francesco.

Il punto critico: la gestione della Caritas

Un momento delicato nella sua carriera è stato il 2022, quando il Papa ha rimosso l’intera dirigenza di Caritas Internationalis, di cui Tagle era presidente. Pur non essendo coinvolto direttamente nella cattiva gestione interna, l’episodio ha leggermente intaccato l’immagine di Luis Antonio Tagle come amministratore.

Finanze vaticane e il futuro della leadership

Il prossimo papa dovrà affrontare sfide economiche considerevoli: il bilancio del Vaticano è in rosso e serve una figura capace anche nella gestione economica. Il profilo predominantemente pastorale di Tagle potrebbe penalizzarlo, benché Luis Antonio possieda una visione aperta e globale che rimane una risorsa importante.


Luis Antonio Tagle è senza dubbio una figura di rilievo nel panorama ecclesiastico mondiale. La sua forte sintonia con Papa Francesco, unita a un profondo impegno pastorale e dottrinale, lo rende uno dei principali candidati al soglio pontificio. Ma sarà sufficiente per convincere i cardinali chiamati a scegliere il nuovo papa?