Blitz dei NAS: sequestrate oltre 6 tonnellate di salumi scaduti e rivenduti come freschi in vaschetta

Una vasta operazione condotta dai Carabinieri del NAS di Bologna ha portato al sequestro di oltre sei tonnellate di salumi in un salumificio della provincia bolognese. Le forze dell’ordine, durante un’ispezione approfondita, hanno rilevato gravi irregolarità nella gestione e conservazione dei prodotti alimentari, mettendo in luce una situazione allarmante per la sicurezza dei consumatori.

Salumi conservati in modo irregolare: ecco cosa è stato trovato

Nel corso dei controlli, i militari hanno scoperto un ingente quantitativo di prosciutti, guanciali, pancette e culatte conservati in condizioni non conformi alle normative igienico-sanitarie. Un elemento di particolare gravita era l’assenza di etichette su molti prodotti, rendendo impossibile la tracciabilità della loro origine e della data di produzione. Questo rappresenta un serio rischio per la sicurezza alimentare, poiché impedisce di verificare l’effettiva freschezza e idoneità al consumo.

Il rischio per i consumatori: salumi scaduti congelati e rivenduti

Uno degli aspetti più inquietanti emersi dall’indagine è stata la pratica di congelare per periodi superiori ai sei mesi prodotti già scaduti, per poi scongelarli, affettarli e confezionarli in vaschette destinate alla vendita. Questo processo, oltre a essere vietato dalle normative vigenti, espone i consumatori a gravi pericoli per la salute, aumentando il rischio di intossicazioni alimentari e di disturbi gastrointestinali.

Problemi anche nei magazzini: spezie e sale in condizioni precarie

Le irregolarità riscontrate non si sono limitate ai salumi. Durante l’ispezione, i Carabinieri hanno individuato bancali di spezie e condimenti scaduti, conservati senza adeguate misure di protezione, rendendoli vulnerabili alla contaminazione da parte di insetti e altri infestanti. Inoltre, sono stati trovati decine di bancali di sale alimentare utilizzato per la lavorazione dei prosciutti stoccati all’aperto, esposti agli agenti atmosferici e a possibili contaminazioni ambientali.

Sanzioni e provvedimenti: azienda segnalata all’AUSL

A seguito delle gravi violazioni riscontrate, i Carabinieri del NAS hanno disposto il sequestro dei prodotti, per un valore commerciale stimato di circa 180.000 euro. I titolari dell’azienda sono stati sanzionati per un totale di 3.500 euro e l’attività è stata segnalata all’AUSL competente per ulteriori provvedimenti. Si attendono ora le decisioni delle autorità sanitarie, che potrebbero imporre restrizioni o la sospensione dell’attività.

L’operazione rappresenta un importante monito sull’importanza dei controlli nel settore alimentare, a tutela della salute dei consumatori e della corretta applicazione delle normative vigenti.

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