Ritorno in Rai per Amadeus, il ruolo decisivo di Fiorello

Ritorno in Rai per Amadeus, il ruolo decisivo di Fiorello

La scorsa stagione televisiva ha portato con sé una serie di colpi di scena, ribaltando dinamiche che sembravano consolidate. Se da un lato Stefano De Martino ha stupito tutti con il successo clamoroso di Affari Tuoi, diventando uno dei nuovi beniamini della prima serata di Rai 1, dall’altro Amadeus, uno dei volti storici della tv pubblica, ha vissuto un’annata decisamente al di sotto delle aspettative.

Dopo l’addio alla Rai e la firma con Warner Bros. Discovery, l’approdo di Amadeus sul canale Nove era stato accolto con grande curiosità e attesa. Si parlava di una nuova era, di progetti ambiziosi capaci di rivoluzionare l’access prime time. Ma i numeri raccolti dai suoi show hanno dipinto una realtà diversa, molto meno entusiasmante.

I numeri parlano chiaro: su Nove è mancato il pubblico

I dati di ascolto dei programmi condotti da Amadeus sono stati tutt’altro che brillanti. Chissà Chi È, che doveva rappresentare il format di punta per sfidare frontalmente Affari Tuoi, si è chiuso anticipatamente con una media di share del 2,8%, ben lontano dai numeri di Rai 1. Il tentativo è quindi fallito e non solo non ha indebolito la concorrenza, ma ha addirittura finito per rafforzarla, consolidando la leadership di De Martino.

Anche gli altri programmi non hanno fatto meglio. Suzuki Music Party, una produzione musicale, si è fermato al 4,6%, mentre The Cage, un format nuovo e più sperimentale, ha oscillato tra il 2,4% e il 3,5% di share. L’unico show che può essere considerato un successo relativo è stato La Corrida, che ha mantenuto una media sopra il 5% di share con punte che hanno superato il milione di telespettatori. Ed è proprio per questo che lo show tornerà anche nella prossima stagione.

Voci di un ritorno in Rai: l’ombra di Fiorello dietro le quinte

Nonostante la conferma de La Corrida, in queste settimane si sono intensificate le voci su un possibile ritorno di Amadeus in Rai. L’ipotesi non appare così remota come poteva sembrare mesi fa. Secondo quanto riportato da Adnkronos, il conduttore sarebbe stato anche corteggiato da Mediaset, che lo vorrebbe al timone di un game show per il prime time. Ma la pista più calda resta quella di Viale Mazzini.

Secondo L’Espresso, il primo anno su Discovery non avrebbe soddisfatto né l’azienda né il conduttore stesso. La delusione per i risultati ottenuti, unita a una certa nostalgia per il palcoscenico più importante della tv pubblica, potrebbero spingere Amadeus a valutare seriamente un clamoroso ritorno in Rai.

A favorire l’operazione ci sarebbe anche Rosario Fiorello, storico amico e collaboratore di Amadeus, che avrebbe già avviato contatti informali per riportarlo “a casa”.

Il messaggio pubblico di Fiorello: “Le porte sono sempre aperte”

Uno degli indizi più significativi è arrivato lo scorso maggio, quando durante una diretta telefonica tra Fiorello e Amadeus, il primo ha lanciato un messaggio chiarissimo:

“Io ho 65 anni e il 65 era lo share che facevi qui in Rai. Sai che qua ti vogliono tutti bene. Se dovessi avere un ripensamento, sappi che le porte qui sono sempre aperte per te.”

Parole che non sono passate inosservate. In molti hanno interpretato quel passaggio come una dichiarazione d’intenti, una sorta di invito pubblico a riprendere il filo interrotto con la Rai. E non è un caso che proprio Fiorello venga indicato come il “pontiere” che starebbe facilitando il ritorno di Amadeus nell’orbita del servizio pubblico.

Il contratto con Warner Bros: il nodo da sciogliere

C’è però un ostacolo tutt’altro che semplice da superare: il contratto quadriennale che Amadeus ha firmato con Warner Bros. Discovery. Al momento, il presentatore è formalmente legato all’azienda che gestisce il Nove e altri canali del gruppo. Inoltre, la sua presenza alla guida de La Corrida per la prossima stagione è già stata ufficializzata, con palinsesti quasi completati e già in fase di promozione.

Rescindere un contratto di questo tipo non è impossibile, ma nemmeno immediato. Sarebbe necessario un accordo tra le parti, che dovrebbe tenere conto sia degli impegni già presi sia delle conseguenze economiche e di immagine. Insomma, il ritorno in Rai è tecnicamente possibile, ma servirebbe una trattativa delicata e ben orchestrata.

Conclusione: nostalgia di Rai 1 o voglia di rilancio?

Amadeus si trova a un crocevia fondamentale della sua carriera. Dopo gli anni d’oro in Rai, culminati con cinque edizioni trionfali di Sanremo, il passaggio a Discovery sembrava un nuovo inizio. Ma finora, l’esperienza non si è rivelata all’altezza delle aspettative.

Il pubblico lo cerca ancora, la Rai sembra pronta a riaccoglierlo e Fiorello è già al lavoro dietro le quinte. L’unico elemento da chiarire resta il contratto, che per ora rappresenta l’unico freno concreto a un ritorno che avrebbe del clamoroso.

I prossimi mesi saranno decisivi. Se le condizioni si incastrano nel modo giusto, Amadeus potrebbe davvero tornare a essere uno dei volti principali della Rai. E, forse, anche stavolta lo share potrebbe tornare a toccare quota 65.

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