Notizie Media e Spettacolo
Notizie Media e Spettacolo
Brad Pitt racconta la svolta arrivata con Se7en: “David Fincher mi ha salvato”

Brad Pitt racconta la svolta arrivata con Se7en: “David Fincher mi ha salvato”

Sono trascorsi quasi trent’anni dall’uscita di Se7en, il thriller cult diretto da David Fincher che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema e nella carriera di Brad Pitt. In occasione di questo anniversario, l’attore premio Oscar ha voluto condividere un ricordo molto personale legato a quel periodo delicato della sua vita. Pitt ha infatti rivelato che, prima di girare Se7en, stava attraversando una fase difficile e tormentata, tanto da pensare seriamente di abbandonare Hollywood.

Gli inizi complicati: Brad Pitt e la crisi degli anni ’90

Durante una lunga conversazione nel podcast Armchair Expert di Dax Shepard, Brad Pitt ha raccontato con estrema sincerità quanto il suo percorso nei primi anni ’90 fosse tutt’altro che facile. L’attore aveva da poco partecipato a pellicole come The Favor, Cool World e Vento di passioni, senza però trovare una vera identità artistica. Era deluso, confuso e insoddisfatto, nonostante il successo che sarebbe arrivato di lì a poco con Intervista col vampiro nel 1994.

“Quello era il periodo più tossico e disordinato della mia vita”, ha confessato. “Mi svegliavo e la prima cosa che facevo era farmi un bong. Bevevo Coca-Cola ghiacciata tutto il giorno, ma non mangiavo nulla. Era una spirale senza senso”.

L’attore ha ricordato come quell’estate la passasse incollato alla TV, seguendo il processo a O.J. Simpson, mentre cercava di capire cosa fare della sua esistenza. In quel momento di vuoto e smarrimento, è arrivata una telefonata fondamentale.

La chiamata salvifica: la sceneggiatura di Se7en

A rompere il silenzio è stata Cynthia Pett-Dante, storica manager e amica di Brad Pitt. Gli inviò la sceneggiatura di Se7en chiedendogli di leggerla subito, convinta che potesse rappresentare un’occasione decisiva.

Inizialmente, però, Pitt non ne fu particolarmente colpito. I primi paragrafi non gli sembravano promettenti.

“Le prime pagine non mi dicevano nulla. Pensavo: ‘Ancora una volta il cliché del vecchio detective e del giovane sbirro ambizioso?’. Ma poi ho continuato a leggere, e meno male”.

Su insistenza della sua manager, Pitt accettò di incontrare David Fincher, regista allora emergente ma già dotato di una visione ben precisa.

L’incontro con David Fincher: “Mi ha riacceso”

Quel primo confronto con Fincher ha segnato una svolta personale e professionale per l’attore. Brad Pitt ha spiegato che la passione e la lucidità con cui il regista parlava di cinema erano contagiose:

“Fincher parlava di cinema in un modo che non avevo mai sentito prima. Mi ha riattivato dentro. Ha ravvivato il desiderio di recitare, mi ha dato di nuovo una direzione”.

Il film Se7en, uscito nel 1995, è stato non solo un grande successo commerciale e di critica, ma anche l’inizio di una collaborazione artistica straordinaria tra Pitt e Fincher. I due avrebbero lavorato ancora insieme nei capolavori Fight Club (1999) e Il curioso caso di Benjamin Button (2008), costruendo nel tempo un’intesa creativa di altissimo livello.

In arrivo un nuovo film insieme? Le voci sul progetto Netflix

Negli ultimi mesi si sono fatte sempre più insistenti le indiscrezioni su un nuovo progetto che riunirebbe Pitt e Fincher. Si tratterebbe di uno spin-off dedicato a Cliff Booth, il personaggio interpretato da Brad Pitt in C’era una volta a… Hollywood di Quentin Tarantino.

Secondo i rumor, la sceneggiatura sarebbe stata già completata dallo stesso Tarantino e il film potrebbe vedere la luce su Netflix, diventando così uno degli eventi più attesi dei prossimi anni.

Da una crisi personale alla rinascita artistica

La storia di Brad Pitt dimostra come anche le stelle più brillanti attraversino momenti di buio. Il suo racconto non è solo una testimonianza sulla nascita di un grande film, ma anche il ritratto sincero di un attore che, nel momento più fragile della sua vita, ha trovato nell’arte e nella fiducia di chi lo circondava la forza per rialzarsi. E tutto è cominciato con Se7en.

Continua a leggere su Macrho.it