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Celiachia e allergia al grano: patologie diverse, etichette confuse. Serve chiarezza!

Celiachia e allergia al grano: patologie diverse, etichette confuse. Serve chiarezza!

Molte persone confondono la celiachia con lโ€™allergia al glutine. Tuttavia, si tratta di due condizioni mediche ben distinte, con sintomi e meccanismi diversi. Questa confusione puรฒ portare a errori gravi nella gestione della dieta, esponendo i pazienti a rischi per la salute. รˆ proprio per questo che due importanti realtร  italiane โ€“ AIC (Associazione Italiana Celiachia) e Food Allergy Italia APS โ€“ hanno deciso di unire le forze. L’appello รจ chiaro e urgente alle istituzioni italiane ed europee: rendere piรน trasparente e dettagliata lโ€™etichettatura degli alimenti.

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Attualmente, molte confezioni riportano lโ€™indicazione generica โ€œpuรฒ contenere…โ€, una formula troppo ambigua che non aiuta i consumatori a compiere scelte consapevoli. Secondo le associazioni, questa dicitura dovrebbe essere sostituita da espressioni piรน nette come โ€œcontieneโ€ o โ€œnon contieneโ€, basate su limiti scientificamente stabiliti.

Perchรฉ una corretta etichetta puรฒ salvare una vita?

Nel caso della celiachia, basta lโ€™ingestione anche minima di glutine per attivare una reazione autoimmune che danneggia lโ€™intestino tenue. I pazienti celiaci devono quindi eliminare completamente il glutine dalla loro dieta. Lโ€™allergia al frumento, invece, puรฒ manifestarsi anche con sintomi molto gravi, come lo shock anafilattico. Puรฒ essere innescata non solo da ingestione, ma anche da inalazione di minuscole quantitร  di proteine del grano.

Lโ€™assenza di norme chiare e precise sullโ€™etichettatura di questi prodotti alimentari crea un vuoto normativo. Le due associazioni cercano di colmare questo vuoto, sollecitando una revisione urgente del Regolamento UE 1169/2011, articolo 36, che regola lโ€™etichettatura precauzionale. Oggi questa normativa risulta vaga e priva di strumenti esecutivi adeguati.

Qual รจ la situazione in Italia tra celiaci e allergici?

Secondo i dati del Ministero della Salute, in Italia ci sono circa 265.000 diagnosi confermate di celiachia. Tuttavia, si stima che i casi reali siano ben 400.000, molti dei quali ancora non diagnosticati. Lโ€™allergia al frumento, seppur meno diffusa, riguarda un altro tipo di risposta del sistema immunitario. Puรฒ coinvolgere piรน componenti proteiche del grano, non solo il glutine.

Per questo motivo, AIC e Food Allergy Italia collaborano con le federazioni europee AOECS ed EFA. Partecipano ai lavori del Codex Alimentarius per sviluppare linee guida internazionali piรน rigorose e comprensibili per produttori e consumatori.

AIC: โ€œFidatevi solo della dicitura โ€˜senza glutineโ€™ regolamentataโ€

In attesa che lโ€™Europa intervenga con norme piรน stringenti, lโ€™Associazione Italiana Celiachia invita i pazienti a seguire un principio di massima cautela. Lโ€™unica etichetta affidabile รจ quella che riporta la dicitura โ€œsenza glutineโ€, regolamentata a livello europeo dal Regolamento UE 828/2014. Questo regolamento stabilisce un limite massimo di glutine pari a 20 ppm (20 mg per kg).

Questa indicazione รจ pensata esclusivamente per chi soffre di celiachia e non รจ adatta per chi ha unโ€™allergia al frumento. In questโ€™ultimo caso, infatti, lโ€™assenza di glutine non garantisce la sicurezza. Potrebbero essere comunque presenti altre proteine del grano capaci di scatenare una reazione allergica.

Food Allergy Italia: โ€œEtichette vaghe? Meglio evitarleโ€

Per i soggetti allergici al frumento, Food Allergy Italia APS raccomanda prudenza ancora maggiore. Anche quantitร  minime possono essere pericolose. Si stima che circa il 95% dei pazienti allergici al frumento sia in grado di tollerare fino a 5 mg di proteine totali in una singola dose. Tuttavia, ogni caso รจ diverso.

Lโ€™associazione consiglia quindi una lettura molto attenta delle etichette e un confronto costante con il proprio allergologo, soprattutto per quanto riguarda la dieta di eliminazione. Inoltre, sconsiglia il consumo di prodotti con etichette ambigue o con formule come โ€œpuรฒ contenere tracce di…โ€, a meno che non sia stata effettuata una valutazione allergologica dettagliata.

L’obiettivo finale? Regole piรน chiare e sicurezza per tutti

Solo con unโ€™etichettatura alimentare piรน trasparente e scientificamente fondata รจ possibile tutelare davvero chi convive con celiachia o allergie alimentari. Le due associazioni chiedono alle istituzioni europee di superare lโ€™approccio generico e approssimativo, introducendo indicazioni obbligatorie, standardizzate e basate su soglie di rischio clinicamente validate.

Nel frattempo, le raccomandazioni rivolte ai pazienti sono semplici ma fondamentali. I celiaci devono fidarsi solo di ciรฒ che รจ certificato โ€œsenza glutineโ€. Gli allergici, invece, devono evitare ogni prodotto con etichette dubbie e affidarsi al parere dello specialista.

Cosa possiamo fare come consumatori?

Anche i cittadini hanno un ruolo importante. Informarsi, leggere sempre le etichette, sostenere le campagne per la trasparenza e segnalare eventuali etichette poco chiare puรฒ contribuire a migliorare il sistema. La salute di chi convive con queste patologie non puรฒ dipendere da un โ€œpuรฒ contenereโ€.

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